Il primo aspetto da tenere in considerazione quando si parla di prolasso dell’utero è quello della prevenzione. Sì perché le disfunzioni legate al pavimento pelvico e agli organi sostenuti da esso, non devono essere prese come qualcosa di imposto da un flagello divino, bensì come la logica e naturale e naturale conseguenza di una mancata attenzione a questo tema. Stiamo parlando in particolar modo di muscoli, che se trascurati, potrebbero portare a prolasso uterino, cistocele, rettocele e la tanto temuta quanto diffusa incontinenza.
Ebbene uno dei momenti più delicati nella vita di una donna e che può avere conseguenze poco piacevoli, è sicuramente quello della gravidanza. Abbiamo già sottolineato quanto sia importante trovare il tempo per dedicarsi ad un po’ di esercizio fisico e ci teniamo a ribadirlo nuovamente in questa particolare circostanza. Perché è proprio durante i nove mesi di gestazione che i muscoli del pavimento pelvico vengono maggiormente sollecitati, fino al momento del parto in cui il nostro organismo naturalmente rilascia rilassina, un ormone che tenderà a fare appunto “dilatare” e rilassare, appunto, la zona interessata per permettere il passaggio del feto.
La perdita di tono dei muscoli che compongono il pavimento pelvico porta ad un maggiore stress dei legamenti e tendini che lo compongono con un allungamento irreversibile di queste strutture. Questi cedimenti strutturali portano alla perdita del sostegno degli organi pelvici con il loro conseguente prolasso. Nascono così quei fastidiosi sintomi che talvolta accompagnano la gestazione come incontinenza, dolore pelvico, malattia emorroidaria, ecc.
Pavimento pelvico e prevenzione
Un pavimento pelvico quindi ben allenato, soprattutto durante i 9 mesi, può portare molti benefici, come ridurre il rischio di eccessiva lacerazione durante il parto. Normalmente si potrebbero seguire dei corsi di ginnastica pre natale in palestra, in questo particolare momento storico invece, il consiglio di affidarsi alla rete; sono molti gli studi specializzati che offrono corsi on line, sia in diretta che non, per accompagnare le future mamme in questo percorso.
Da affiancare agli esercizi tout court, sono certamente da segnalare tutta la sequenza e il ventaglio di possibilità offerte dagli esercizi di Kegel, che offrono una riabilitazione “passiva” anche dopo il parto e finché siamo in zona perineale, vale la menzione anche ai massaggi con olio specifico, per prevenire anche possibili lacerazioni e spiacevoli conseguenze alla delicata zona situata proprio tra l’ano e la vagina.