Al benessere pelvico è fisiologicamente legato quello di tutta la fascia bassa addominale; e a questo è strettamente correlato anche il discorso del benessere intestinale. Raggiungere un corretto e sano transito intestinale è sinonimo di salute generale, non a caso l’intestino viene chiamato “il secondo cervello”. Così, come può dare molti vantaggi un buon funzionamento, allo stesso modo, può rivelarsi debilitante, avere un intestino pigro, che tende a trattenere al suo interno le feci per lungo periodo.
La stitichezza colpisce circa 13 milioni di italiani: 9 milioni di donne e quasi 4 di uomini (quasi quattro volte più degli uomini) e soprattutto gli anziani. Quali sono i rimedi alla stitichezza? Spesso all’origine della stitichezza vi sono problemi come il prolasso della parte terminale dell’intestino. Ma cos’è esattamente la stitichezza? Quali sono le cause ed i rimedi per combatterla?
Cercando di semplificare l’approccio ad un argomento così complesso, distinguiamo due tipi di problematiche legate al transito intestinale: la stipsi evacuativa, che è dovuta perlopiù a una difficoltà nell’eliminazione delle feci accumulate nel retto, e il rallentato transito, che è dovuto ad una ridotta motilità intestinale. Entrambe le problematiche possono essere aiutate e risolte con tre semplici ingredienti: acqua, fibre e movimento.
L’acqua è e rimarrà sempre l’elemento base in qualsiasi dieta o rimedio per la salute del corpo. Ce lo hanno spiegato in ogni modo possibile, sono stati spesi fior di campagne pubblicitarie per insegnarci che l’acqua elimina le scorie e le tossine dal nostro corpo. In questo caso specifico, per aiutare il tratto intestinale, anche se può suonare strano, uno dei rimedi più efficaci è proprio quello di assumere mezzo limone spremuto in un bicchiere abbondante di acqua tiepida. I risultati non saranno immediati, ma entro i cinque giorni dalla prima assunzione, i risultati sono garantiti. Il potere antisettico del limone infatti, aiuta tutte quelle situazioni in cui la flora batterica è stata compromessa sbilanciando la frequenza di evacuazione.
Al secondo posto vien da sé: l’alimentazione. Abbiamo tutti il ricordo della mamma e della nonna che ci rincorrevano per farci mangiare anche le verdure, chi più chi meno. Ebbene, il rimedio naturale della nonna, trova basi solide nella scienza ed è sempre bene che le fibre di origine vegetale siano presenti in tavola. E’ di fondamentale importanza “riempire” il piatto innanzitutto con le verdure, riservando una minor percentuale a scalare per proteine, carboidrati e grassi. E poi cibi che contengono probiotici come lo yogurt e il kefir. A giovarne, non sarà solo l’intestino, ma anche la linea, togliendo centimetri dalla cosiddetta ciambella addominale. Un esempio di colazione a prova di bomba? Acqua e limone, yogurt magro, due kiwi e tre biscotti integrali con un té caldo o una tisana. Provare per credere.
Infine il terzo ingrediente: l’esercizio fisico, che migliora il tono muscolare e facilita la peristalsi intestinale. La tonicità dei muscoli addominali e perineali favorisce l’aumento della pressione intraddominale durante la defecazione. La sedentarietà, al contrario, conduce ad un indebolimento e ad una perdita di funzionalità del diaframma e dei muscoli che costituiscono la parete addominale, impedendogli di produrre un aumento pressorio adeguato all’attività defecatoria. Una semplice camminata di mezz’ora, favorisce l’attivazione di un riflesso automatico, che produce contrazioni del colon atte a spingere il materiale fecale verso l’ano. Oltre che dare beneficio a tutto il sistema cardiocircolatorio e sviluppare sia il sistema immunitario che il buon umore.
Insomma, chi l’avrebbe mai detto? La ricetta per i rimedi alla stitichezza è composta da acqua, alimentazione ed esercizio fisico.